mercoledì 29 ottobre 2014

ALL'OMBRA DEL SICOMORO

                                                 Allora per vederlo corse avanti
                                                 e salì sopra un sicomoro[…]
                                                                (Lc 19;4)


D’inutile ti travagli lassù in cima – Zaccheo.

Dov'è la macchia... la falla che ci vizia?
Dobbiamo – entro queste mura d'anni – osservanza
alla legge – ricordi?

Sì – conosciamo la cantilena
della fatica – dicono – nella terra.
Della schiena mille e mille volte piegata.
Ma è un canovaccio
che replica dalla notte dei tempi.

Dici il vero. Nascostamente accade
d’esigere con l’inganno. Una manciata di sicli – tu sai –
per le vesti che ci addobbano. Per le terme.
Per il servo e per il malaugurio
– noi con lo scrigno fra le mani
d’estate come d’inverno.

Non sprecare il tuo giorno.
È un fantasticante colui che aspetti
un imbonitore di pezzenti.
Il tempo cancellerà le sue parole.

Ti confondi con gli uccelli lassù in cima – Zaccheo.




da: Inconsapevoli viaggi, in Il venditore di suoni tattili - 2007

giovedì 9 ottobre 2014

NOTTURNO

battono le ore
sulla grancassa del torace

il sonno è un abbandono
affetto da troppo avvenire.

con una lama di luce
è l’alba del giorno prima
a toccarci la spalla.


(Inedito)