Nelle
giornate trasparenti
lo
si vede distintamente – l’angolo.
Anche
da lontano si riconoscono
le
sagome scalene di quelli che svoltano.
Oggi
c’è foschia: appena s’intravede
la
nuca di chi precede.
L’angolo
non è visibile.
Gli
ultimi della fila
lo
percepiscono solo per sentito dire.
Fischiano
allegramente
guardandosi
attorno
e
una contentezza li pervade
d’inconsapevolezza.
da: Inconsapevoli viaggi - 2007
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