Nina Cassian
C'è
modo e modo di sparire
(poesie 1945-2007)
A cura di Ottavio Fatica
Traduzione di Anita Natascia Bernacchia, Ottavio
Fatica
2013, pp. 301
isbn: 9788845928239
Letteratura romena, Letteratura inglese
Dal
risvolto di copertina
Ultima figura
emblematica di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di
quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte Brâncusi e Tzara, Ionesco,
Eliade e Cioran, e come loro inevitabilmente esule, Nina Cassian ha percorso un
tragitto artistico e umano singolare come la sua persona. Nel 1985, già
titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del
regime), durante un soggiorno negli Stati Uniti finisce nel mirino della
polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la
politica e i politicanti del Paese: decide allora di non tornare in patria e
chiede asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce
a nuova vita. E la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e
propria ricreazione delle poesie romene precedenti l'esilio, nonché la stesura
di nuovi componimenti – in romeno prima, e dopo qualche anno anche in inglese
–, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, né rivali, nell'odierno
panorama poetico internazionale. Si avvertono, nella voce della Cassian, echi
ravvicinati di tutta la più nobile stagione del Novecento: da Mandel'štam a
Cvetaeva, da Apollinaire a Brecht a Celan, e si potrebbe risalire fino a Emily
Dickinson, «sublime sorella», o anche più indietro, all'amoroso furor saffico.
Il timbro è unico: diretto, spudorato, strenuamente lirico, a tratti
disarmante, a tratti sornione, arguto e brutale al tempo stesso – e nudo, sempre,
e sempre seducente. Si passa dalle punte epigrammatiche avvelenate ai voli
pindarici sulle ali d'organo di un Bach – non per niente la Cassian compone
musica: e dipinge, disegna, illustra libri anche per l'infanzia, spesso scritti
da lei –, e ogni volta queste poesie, come ha scritto Vittorio Sermonti, ci
riguardano da vicino, «sconvenientemente».
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